Contenimento nutrie: il sindaco approva l’ordinanza. Già in programma due uscite dell’ambito territoriale dei cacciatori

Pubblicata il 20/04/2015

Il Comune di Cerea è stato fin dall’inizio in prima linea per trovare una soluzione al problema del contenimento delle nutrie, coinvolgendo anche gli onorevoli del territorio perché la questione fosse affrontata anche nelle sedi romane.
«La nutria» spiega il sindaco Paolo Marconcini «è un roditore di media taglia, originario del Sud America, che venne importato in Italia per la produzione di pellicce, ma terminato il suo utilizzo commerciale venne immesso nell’ambiente, determinando nel tempo la naturalizzazione della specie sull'intero territorio. L'incremento annuo della specie è molto consistente a causa dell'elevato tasso riproduttivo, delle nascite distribuite nell'intero corso dell'anno con picchi stagionali compresi tra maggio e novembre, degli aspetti favorevoli del clima caldo umido del Nord Italia, della buona disponibilità alimentare e dell'assenza pressoché totale negli ambienti colonizzati di predatori in grado di limitarne la consistenza».
La sua presenza causa numerosi danni segnalati quotidianamente anche dagli operatori del Consorzio di Bonifica Veronese al patrimonio idrico con crescenti rischi da un punto di vista idraulico che, durante la stagione primaverile/estiva può causare anche seri danni alle colture.
«Per tutti questi motivi, non appena abbiamo ricevuto l’ordinanza in merito da parte della Provincia e tutte le opportune indicazioni da parte dell’Aulss 21, mi sono subito attivato per l’emissione di un’ordinanza finalizzata proprio al contenimento della specie» chiarisce il sindaco.
L’abbattimento sarà affidato esclusivamente ad un personale preparato, abilitato ed in possesso di idonea copertura assicurativa e per questo si è deciso di avvalersi degli Ambiti territoriali di caccia ai fini dell'organizzazione e attuazione degli interventi di controllo attraverso l'impiego, in primis, dei coadiutori nel controllo della fauna selvatica abilitati in questi anni dalla Provincia di Verona, in quanto in possesso di adeguate conoscenze e competenze in materia.
«Con l’ordinanza» aggiunge Marconcini «a partire dal 3 aprile fino al 3 giugno abbiamo dichiarato l'emergenza nutrie nel territorio comunale, attivando immediatamente gli interventi straordinari di abbattimento/contenimento della specie, in tutte le zone agricole del territorio comunale, nel Parco “Le Vallette” (presso il quale abbiamo già concordato due uscite), con esclusione dell’area individuata come “Oasi naturalistica Val Brusà”. Gli abbattimenti verranno effettuati mediante uso di fucile ad anima liscia di calibro 12 con cartucce caricate con munizione spezzata, con il divieto tassativo di utilizzo di cartucce caricate a pallettoni o a palla unica. Gli interventi verranno svolti da squadre composte ciascuna da non più di 4 coadiutori abilitati dal tramonto fino a non oltre le ore 24.00. Le carcasse degli esemplari abbattuti saranno recuperate (laddove questo non risulti pericoloso all'incolumità degli operatori) e distrutte mediante interramento».
Al fine di prevenire ogni rischio di inquinamento delle falde freatiche e all'ambiente in generale, gli interramenti dovranno ottemperare alle condizioni che la carcassa venga ricoperta da almeno 50 cm di terreno opportunamente compattato; che sia interrata ad una distanza non inferiore a 20 m da pozzi di alimentazione idrica e da corsi d'acqua naturali o artificiali e che non sia interrato un numero di carcasse superiore a 10 per ogni ettaro di terreno.

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